Content curation: come e perché curare i contenuti


Il content marketing ha guadagnato popolarità negli ultimi anni. Sono sempre più numerose le aziende che si stanno impegnando su questo fronte per incorporarlo nella loro strategia di marketing.

Tuttavia, creare molti contenuti costantemente, con cadenza regolare, può essere complicato. Soprattutto quando non hai a disposizione un team vero e proprio da poter dedicare a questa attività.

Certo, l’automazione può aiutarti nella gestione dei contenuti, ma dove trovare idee per nuovi contenuti?

Le aziende sono sempre alla ricerca di nuovi contenuti. Ecco allora che la content curation può venirti in soccorso. Grandi e piccole aziende possono trarre vantaggio dalla cura dei  contenuti.

In questo post, cercherò di illustrarti cosa significa curare contenuti, perché ritengo che sia importante e in che modo può aiutare la tua strategia sui social media.

Cosa significa “content curation”?

Il contenuto curato è un contenuto che proviene da altre fonti e che desideri condividere sulle tue piattaforme social. È un qualcosa in linea con il tuo brand e lo consideri un’informazione importante per il tuo pubblico target.

Content curation significa in sostanza raccogliere, classificare e condividere informazioni preziose che sono state già pubblicate su un argomento specifico.

Si tratta, quindi, di un lavoro di ricerca, di arricchimento e di condivisione di fonti presenti altrove nelle forme più disparate, per venire incontro alla sempre più impellente necessità di soddisfare la domanda con nuovi contenuti.

Un pò come un curatore di un museo, curi la tua collezione di argomenti per poterli poi promuovere sui canali social.

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Perchè “curare i contenuti”? Quali sono i vantaggi?

Quando hai creato la tua strategia sui social media, probabilmente hai già individuato chi sia il tuo pubblico di destinazione e quali argomenti siano interessanti per loro.

Ora devi iniziare a raccogliere e condividere contenuti pertinenti che corrispondono al tuo brand e che siano utili per i tuoi follower, per la tua community. In questo modo, potrai condividere alcuni contenuti stimolanti e stimolare un’interazione con il tuo pubblico per chiedere quale sia la sua opinione in merito.

La content curation potrebbe aiutarti a far crescere ulteriormente la tua rete, la tua community di bloggers, di influencers e/o di aziende specifiche del tuo settore.

Quando condividi contenuti di altri, ricordati di dare sempre credito alla fonte originale. In tal modo, gli autori originali noteranno che stai condividendo i loro contenuti e potrebbero restituirti a loro volta il ​​favore.

Quando decidi quali contenuti condividere con il tuo pubblico, prova a pensare a cosa vorresti leggere se fossi al loro posto. Pensa se è:

  • Una nuova informazione / un punto di vista innovativo.
  • Prezioso per il tuo pubblico.
  • Interessante per i tuoi lettori.
  • In linea con il tuo brand.

Ti consiglio vivamente di non condividere articoli che non hai letto o video che non hai guardato, anche se provengono da una fonte di cui ti fidi.

Se vuoi affermarti come opinion leader nel tuo campo (chi non lo vorrebbe, giusto?), i contenuti curati possono aiutarti in questa direzione. Concentrati sulla raccolta manuale di fonti e storie che intendi condividere.

Viviamo in un mondo circondato da così tanti contenuti. È difficile dare un senso a tutte queste informazioni. Ecco perché è necessario scegliere saggiamente ciò che pubblichi.

Quando condividi i contenuti di qualcun altro, aggiungi sempre un breve testo originale. È necessario, infatti, fornire un contesto. Fornisci al tuo pubblico il tuo punto di vista sull’argomento. Commentalo. In questo modo riuscirai ad apportare un valore ancora maggiore al testo e a sottolineare la tua esperienza nel settore.

Ci sono molte e diverse regole, nonchè approcci sui social media, che puoi seguire quando pensi a come distribuire equamente i tuoi post.

Ognuno di loro dovrebbe garantire che i contenuti che pubblichi siano ben bilanciati. Ad esempio, l’approccio 5: 3: 2 suggerisce che il 50% di ciò che condividi è contenuto curato.

Successivamente, il 30% dovrebbe essere contenuto originale, e non necessariamente o non solo post commerciali.

L’ultimo 20% dovrebbe essere una combinazione di contenuti divertenti e personali che daranno un volto umano al tuo brand.

Che tu decida di seguire una regola simile o meno, dipende da te. Ad ogni modo, almeno la metà dei tuoi contenuti dovrebbe essere curata. Non è mai bello quando i brand parlano tutto il giorno solo di se stessi…

Come fai a sapere quali contenuti vale la pena condividere? Bene, devi leggerli, ovviamente!

Anche se pubblichi contenuti creati da qualcun altro (accreditando ovviamente sempre la fonte), una volta inseriti nel feed, questi rappresenteranno il tuo marchio e chi sei. Quindi, anche se stai usando una fonte attendibile, leggi sempre prima di pubblicare.

Selezionare, classificare, condividere!

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Ci sono contenuti ovunque tu guardi. Ma come fai a sapere quali contenuti vuoi condividere? C’è un modo in cui puoi far sì che sia il web ad inviarti articoli interessanti dalle tue fonti preferite?

Certo che c’è!

Prima che tu decida di iscriverti a tutte  le newsletter possibili, ecco quello che puoi fare.

Scrivi un elenco di tutti gli argomenti che sono interessanti per il tuo pubblico di riferimento e che rappresentano per loro un valore.

Questi argomenti dovrebbero essere collegati alla tua attività. In questa fase, potresti aiutarti provando a trovare argomenti che ruotano intorno alle tue parole chiave.

Una cosa è condividere contenuti interessanti, ma diffondere contenuti casuali su tutti i tuoi social media e considerare quello un lavoro ben fatto è qualcosa di completamente diverso. Questo è anche il motivo per cui si chiama content curation.

Per rimanere aggiornato su tutte le possibili fonti che è possibile utilizzare, è necessario iniziare a raccogliere e classificare le informazioni.

Quando sai su quali argomenti ti concentrerai, è il momento di iniziare il processo di ordinamento.

Esistono molte app e strumenti a pagamento e gratuiti che possono aiutarti a farlo in modo efficiente.

Gli strumenti per una content curation efficace

Feed RSS: sono strumenti ottimi per tenersi aggiornati con i siti web preferiti.

Se hai tovato un blog interessante e lo visiti regolarmente, con questa “tecnologia” puoi risparmiare tempo e fatica facendo in modo che siano i contenuti a raggiungerti.

Infatti, se il sito in questione offre un feed RSS, ricevrai una notifica ogni qualvolta è disponibile un nuovo post.

Pertanto, capirai che si rivela un tool efficace anche per curare i contenuti. Personalmente uso Feedly, ma ce ne sono molti altri che puoi scegliere in base alle tue preferenze.

Feedly ha piani gratuiti e a pagamento. Naturalmente, i piani a pagamento hanno più funzioni, ma anche la versione gratuita funziona bene a livello base.

Google Alerts ti consente di creare un elenco di parole chiave / termini di tuo interesse e ti invierà i risultati direttamente nella tua casella di posta.

Puoi filtrare la ricerca per paese o lingua. Puoi anche impostare la frequenza con cui desideri ricevere questi avvisi.

Google Trends è un modo semplice per cercare argomenti e vedere la loro popolarità in diversi paesi e regioni. Sarai in grado di trovare le domande di tendenza o i termini più cercati.

BuzzSumo ti aiuterà a trovare parole chiave o influencer rilevanti per un determinato argomento. È ottimo non solo per i contenuti curati, ma può davvero aiutarti quando sei bloccato nel trovare nuove idee di contenuti. Tuttavia si tratta di una suite a pagamento.

ScoopIt è una piattaforma che ti consente di scoprire contenuti che vale la pena condividere. Puoi ordinare i contenuti disponibili scegliendo argomento, parole chiave specifiche.

Quando trovi qualcosa che ti piace, devi semplicemente raccoglierlo, aggiungere il tuo commento e pubblicarlo su Twitter, Facebook o LinkedIn, direttamente dalla piattaforma. Ha piani gratuiti e a pagamento.

Twitter list: Twitter ha una sua piccola funzione per aiutare i creatori con contenuti curati. È possibile, infatti, creare elenchi privati ​​o pubblici.

Lì potrai vedere un flusso di tweet che proviene solo dagli account che fanno parte di tale elenco.

Altri possono invece iscriversi a elenchi pubblici e quindi ricevere tweet da questo feed curato. Twitter ti dà inoltre la possibilità di visualizzare gli elenchi di cui fa parte il tuo account.

Newsletter: non dimenticarti di loro! Di sicuro, ci sono dozzine di newsletter via e-mail che “piovono” nella tua mail box ogni settimana.

Probabilmente nessuno di noi legge tutte le newsletter a cui siamo iscritti. La cosa migliore da fare in questo caso è annullare l’iscrizione a quelle noiose e inutili. Conserva solo quelle che ti offrono un valore reale. Sicuramente ce ne saranno alcune che sapranno attirare la tua attenzione con contenuti perfetti per essere curati.

Una volta che avrai trovato contenuti interessanti e di valore per il tuo pubblico, vorrai condividerli.

Esistono diversi tools che ti permetteranno di pianificare in anticipo tutti i tuoi post e farli pubblicare in automatico, facendoti così risparmiare tempo prezioso.

Come già detto, ci sono molti strumenti che potranno esserti utili in questa fase. Io mi limito a suggerirtene alcuni:

In conclusione

Alla fine della fiera, stiamo parlando di contenuti.

E oggi, più che mai, gli stessi brand si sono resi conto che avere ottimi contenuti è determinante per la propia attività. Certo, svillupare un’efficace strategia di content marketing non è facile: ci sono troppe informazioni e dappertutto.

È difficile rimanere aggiornati su tutto, tenere il passo con le notizie e condividerne alcune con la propria base di follower.

Curare una libreria, piena di contenuti preziosi che puoi condividere con il tuo pubblico, ti farà risparmiare molto tempo con la creazione degli stessi.

Il contenuto che pubblichi diventerà più equilibrato. Il tuo pubblico noterà che non stai solo pubblicando post promozionali e hard-sell, ma stai fornendo loro informazioni di valore.

Valentino Macri


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